martedì 15 aprile 2008

Una storia senza titolo. Seconda parte

Eccolaaaa.
Per tutti i curiosi e anche per me!
e buona lettura.

^_^



Appena entro mi avvolgono le note di quello che dovrebbe essere un tango.
Mi sento completamente immerso in queste note, anche se il volume non è troppo alto.


La pista è piena.

I ballerini sono vestiti nei modi più disparati. Le donne hanno dai jeans strappati alle gonne con lo spacco che lasciano intravedere delle sensualissime calze a rete ma tutte sembrano consapevoli di essere avvolte dall’aura della loro femminilità, abbandonate tra le braccia dell’uomo, con gli occhi socchiusi…

Cerco con gli occhi la protagonista dello strano incontro di cinque minuti fa. Eccola. Si è seduta ad un tavolo con le due amiche ed altre persone.

Tutte e tre sorridono agli altri due ragazzi dello stesso tavolo mentre sfilano con impazienza delle scarpe dai loro sacchetti neri e le indossano senza quasi distogliere lo sguardo dalla pista o dai loro interlocutori. Le mani sembrano conoscere ogni parte del sottile involucro che allacciano con gesti lenti e precisi.

Le note fermano la loro danza e l’atmosfera densa di emozioni si dissipa per qualche secondo. I protagonisti di ogni coppia si distaccano un poco e parlano brevemente mentre comincia un nuovo pezzo.

Pochi secondi.

Poi, come se avessero sentito un segnale impercettibile, riprendono all’unisono il loro viaggio, spostandosi poco sulla pista. Un’onda lenta che sinuosamente si infrange e si ritira. Le luci basse, l’odore della cera delle candele che si consumano che si mischia a quello di polvere dei divanetti in velluto.

Due delle ragazze già ballano mentre la ragazza dai lunghi capelli scuri è rimasta seduta... Ho deciso: provo a parlarle… tanto tutt’al più mi manda a quel paese e punto, finita lì.


Faccia tosta e mi dirigo al bar poi al suo tavolo.

“Mi chiamo Roberto, se accetti il daiquiri siamo pari e posso chiederti qualcosa sul tango, se ti va. E una cosa: sono una persona seria. Di solito.”

Un sorriso, inaspettato. Prende il cocktail e lo poggia sul tavolo, accanto agli altri bicchieri. “Grazie per il daiquiri ma avevamo già una bottiglia di vino al tavolo e preferisco non mischiare troppa roba. Ti rispondo solo se non ci stai provando… Che vuoi sapere sul tango?”

“Solo una domanda… è facile o difficile?”

“E’ facile e difficile”

“Sono abbastanza sobrio, ma non capisco. In che senso è tutte e due le cose?”

“Il tango ha delle regole che vanno rispettate, ha una tecnica che muove ogni passo ma allo stesso tempo l'una e le altre sono solo dei mezzi per dare la voce a parti di noi. Quelli che vedi non sono dei ruoli che ci cuciamo addosso, siamo solo noi stessi mentre balliamo”

“Credo di aver capito. Ho un’amica che balla, ma non mi ha mai convinto ad accompagnarla ad una serata. Entrare in un posto come questo e vedere le coppie che ballano … bè mi aspettavo qualcosa di diverso”

“Come... che so, donne con le rose tra i capelli o uomini che stringono rose tra i denti?”

“Forse…” e rido ad occhi bassi.

“Non sei l’unico, in genere è questo che si pensa del tango e di noi che lo balliamo. Ma è una cosa del tutto diversa.”

“Vero. Non ci sono rose tra i capelli e nessuno ne stringe tra i denti… ora mantengo la promessa, me ne vado in buon ordine ma ti ringrazio.”

“Di che?”

“Del sorriso”

“Solo perché ho visto che ti reggi in piedi da solo e riesci a mettere più di tre parole in fila… Comunque, ogni venerdì c’è milonga qui. E’ un bel posto e mettono bella musica. Basta venirci un po’ di volte, respirare quest’atmosfera per capire cosa ci spinge a trovarci qui, magari stanchi dopo una giornata di lavoro. E una cosa: mi chiamo Cecilia”

Una stretta di mano decisa. Appena mi alzo dal tavolo un uomo basso, sulla quarantina, le porge la mano ed insieme raggiungono il bordo della pista.

Poche parole, un sorriso.

Il braccio di Cecilia si adagia con dolcezza sulla spalla dell'uomo. Qualche istante, un passo laterale… ed anche loro si immergono nell’atmosfera fatta da luci basse, odore di candele e di polvere dei divanetti di velluto.

Quest'atmosfera me la sento ancora addosso quando riapro gli occhi seduto sul marciapiede in compagnia di un lampione solitario che mi guarda dall'alto in basso. L'unico modo di cui è capace.


la foto è tratta dal film "Milonga"

17 commenti:

sirena ha detto...

Un racconto delicato,coinvolgente...bello!!!
Dori

rosa rossa ha detto...

bello...essenziale e preciso nella descrizione dei pensieri e delle emozioni....!!!!
bravissima....
ma scriverne altri no?
bacini

OtroTango ha detto...

* sirena: sono contenta che ti sia piaciuto! grazieeeee

* rosa rossa: grazie grazie grazie. Mi piacerebbe, aspetto il prossimo raptus... :)

Eva Nataraja ha detto...

Ciao Otro.. bello il racconto...sarà che in questo periodo mi piace tanto sognare ad occhi aperti!!!
Cmq ti volevo chiedere una cosa ...ti andrebbe di venire a musicalizzare anche qua da noi in riviera romagnola??
fra poco si apre la stagione estiva e anche io faccio parte dell'organizzazione, mi sono detta , perchè no?
fammi sapere se l'idea ti piace e poi io ti dirò le serate!!
mai dire mai!!
un abbraccio
eva

Unknown ha detto...

Otina mia.... che dirti??? l'ultima frase l'ho letta con gli occhi lucidi perchè mi hai emozionata un sacco!!!
dai dai dai dai dai mettetevi d'accorod tu e nataraja che così veniamo a ballare tutti in rivieraaaaa :D

OtroTango ha detto...

* Nataraja: ma certo che mi piacerebbe!!!! dai dai. Organizziamo!!!

* Vivianuccia. Perchè commossa? Nooo!!! :) baci tesoro!

OtroTango ha detto...

Cara ciboulette benvenuta a te e al tuo talento (eheh sono passata dal tuo blog e ho visto che meraviglie preèpari...)!! Sono contenta che ti sia piaciuta questa storia. Ciaoooo a presto!

PS Vivi è troppo favolosa, vero!
ri ciaooooo

Anonimo ha detto...

brava la mia pupa tanguera a 360° e anche autrice di bellissimi racconti.
Dimmi cosa bisogna fare per farti venire un altro raptus....
mmmuaaa

niky ha detto...

E brava Otro !!!
Niky

Scarlett ha detto...

Ciao! Grazie per aver visitato il mio blog. Lì mi piace scrivere d'impulso quello che sento, come un diario "intimo" :-)
Leggo che oltre a scrivere e a ballare ti piace musicalizzare e io adoro le donne musicalizadores!
Perchè non fai una capatina anche qui da noi in Sicilia???
Besitos

LuLaMiAo ha detto...

:-D

Unknown ha detto...

uau!!!
:*

farolit ha detto...

Sì, talentuosa otrotango, questa storia profuma assai di milonga, farol compreso.
Ti va di postarla ancha alla milongavirtual? E' una mirada.
:-)

Lory ha detto...

Bè se tutti i tuoi raputs sono così dovresti continuare ad averne tanti,brava davvero!!

OtroTango ha detto...

* Lulitaaaaaaaa: grazieeeeeeeee e che ne so... magari mi riporti con te per milonghe a milano??? :D

* niky: grazie mille, sono davvero contenta che ti sia piaciuto. Ma tu in Sicilia non scendi mai?

* Scarlett: passo a leggere i tuoi post. Sono poesia pura. Per quanto riguarda la capatina in Sicilia... ci sono già! Quindi organizziamo pure :)) ciaooo

* Claudia. Un bacio a te. Magari tra un po' meno virtuale, no? ;)

* Farolit: Che bella cosa che mi hai scritto.. la mirada la prendo al volo. Vorrei molto pubblicarlo... come faccio?

* Lory: Grazie grazie grazie.. è che alle volte ci vuole tempo e testa sgombra dai "chiffari" di ogni giorno. Ciaooooooo

JAJO ha detto...

E nooooooo: adesso voglio sapere se si rincontreranno, se avranno una storia d'amore, se balleranno insieme......
Con pochissime righe hai descritto alla perfezione location, rapporti, stati d'animo, movimenti mistici (bellissima la descrizione della calzatura delle scarpe da ballo), filosofie di vita, sentimenti, sensazioni......
Porca miseria: mi è piaciuto !!!
:-D

Anonimo ha detto...

E tu quando ritorni a Milano ?

Io verrei volentieri se fossi libero, pure perchè se non sbaglio è proprio in questa stagione che i fiorellini belli come te sbocciano !!! ;)

(Della serie si guarda ma non si tocca: lo so, lo so, ammogliata fosti quindi non oserei mai coglierti dal praticello in cui giaci !!! :D )

Niky