venerdì 14 dicembre 2007

Titolo: "La mia prima recensione..."

Sottotitolo: che mi sia montata la testa?

Svolgimento

Tango argentino – Il ballo e la sua struttura
di Luis Castro e Claudia Mendoza

Oggi posto una recensione che si occupa di un manuale di riferimento sul tango.
Non di quelli che spiegano come fare i passi per imparare a ballare in un mese ma un valido supporto all’attività didattica che rimane mezzo indispensabile per un ballo che si può definire un vero e proprio “dialogo a due”.
“Nel tango - scrivono Luis e Claudia, insigniti del titolo di Accademico Rappresentante per l'Italia dell'Accademia Nacionale de Tango di Buenos Aires - esistono tanti ballerini quanti sono i ballerini che lo interpretano”. E credo che solo questa frase la dica lunga sul loro approccio al tango.
Con un linguaggio semplice e diretto si conduce il lettore lungo un percorso che dalla storia del tango passa all’approfondimento di temi quali la comunicazione, l’abbraccio, la camminata.
Un ultimo capitolo (a cura di Gianluca Pozzi) è dedicato alla musicalità ed è stato scritto proprio pensando a chi balla il tango perché, grazie a basi tecniche, possa trasferire sul e con il corpo ciò che ascolta.
Completa il libro anche un Glossario con brevi descrizioni di tutte le figure del tango: dall’Adorno al Voleo. La grafica pulita e raffinata (realizzata da Deborah Ancona Comunicazione) fa da giusta cornice al contenuto.
Insomma, un libro da regalare e da regalarsi.



Ed ecco una foto di Luis Castro e Claudia Mendoza durante uno spettacolo (così, giusto per vedere di chi si parla)


... chi volesse saperne di più su questi due maestri meravigliosi, che colpiscono sempre per l'incredibile eleganza, forza ed espressività del "loro" tango, può curiosare sul loro sito (da cui è tratta questa splendida foto) cliccando qui: http://www.castroymendoza.com/


13 commenti:

Unknown ha detto...

Ma che meraviglia!!! pensavo che questo libro potrei inserirlo nella mia wishing list per babbo natale :D
E' bellissimo leggerti! smackkk

elisa ha detto...

che bella passione deve essere il tango!
Baci

LuLaMiAo ha detto...

ora svengooooooooooo O_________O

un dettaglio su quella foto...
erano al Filodrammatici di Milano, anno 2004, spettacolo Tangasos, col gruppo Tangoseis (si intravede Franco Finocchiaro, ol contrabassista... )

puuuuupaaaaaaaaaa

LuLaMiAo ha detto...

e il bandoneonista... Gilberto Pereyra

OtroTango ha detto...

* Vivi: dai che tra un pò ci abbracciamo persino!!!

* Elisa: è meravigliosa e consiglio sempre atutti di provare almeno una volta... Ma forse sono un poco di parte, eh??? ;)

*lulita: donna del tango.. grazias per la precisazione. Davvero non sapevo quale spettacolo fosse. E' una foto che mi piace assai perchè trasmette anche tanta allegria... baci!

LuLaMiAo ha detto...

lo so solo perché ero tra il pubblico, il teatro è piccolino, ma bello. Lo spettacolo pellissimo e loro....

Unknown ha detto...

adoro il tango ma sono assolutamente ignorante, m'intriga da impazzire questa danza.
un bacio per te e per la tua sorellina
:*
Cla

nightfairy ha detto...

Tanti affettuosi auguri di Buon Natale, a te e alla tua famiglia :)

OtroTango ha detto...

* Claudia: è assolutamente favoloso ballare.... se ti intriga così tanto già ci sei, ora devi solo provare. Davvero. Un grande abbraccio e 1000 auguri! :)

OtroTango ha detto...

Carissima Fata, ogni volta che passo dal tuo blog rimango a sognare dietro alle tue creazioni... sei veramente brava. Ti auguro di trascorrere uno splendido Natale e che i tuoi desideri si possano avverare! Un abbraccio. Adriana

Anonimo ha detto...

Il vostro entusiasmo m’ha fatto incuriosire e ho sottoposto la coppia alla prova youtube (lo faccio ogni volta quando voglio saperne di più, creatori di youtube santisubito!!!).
Nel primo video in cui mi sono imbattuto i due ballano sulle note di "Vuelvo al sur", sul palco di un teatro lirico deserto.
Le immagini dei ballerini si alternano a quelle della rivolta del popolo argentino in occasione della grave crisi del 2001.
Ora, lasciando perdere la sovrapposizione tra le due sequenze, per lo meno audace (manifestazione di solidarietà? velleità neorealistiche? sospiro di sollievo per averla scampata bella? non ne so nulla, per cui, appunto, chiedo) il loro tango mi lascia piuttosto perplesso.
Ciò che dalle prime note risulta subito evidente è che trattasi di applicazione meticolosa di una coreografia. Mi chiedo, e vi chiedo: possibile che nulla, ma proprio nulla, sia lasciato all'ispirazione del momento?
Il risultato mi pare piuttosto meccanico, trovo che le complesse figure stridano con il brano musicale, che invece, lento, intenso e melodico, si presterebbe più, a mio parere, a qualcosa di molto pulito, semplice, sobrio. Proprio non trovo nesso tra la musica e la coreografia, tranne, forse, qualche brevissimo passaggio.
Il tango di lui, in particolare, mi pare sofferto, un po’a scatti, azzarderei iper-tecnico e forse per questo carente in comunicazione, passione, pathos. In alcuni momenti quest’ansia da prestazione esibizionista assimila i movimenti di lui a quelli di una marionetta. Lo so, sono categorico e rompiballe, ma è carattere. Più che tango salon, pare tango escenario.
Riduco il commento sul dettaglio della mano di lui che, quasi alla fine del video, batte il tempo sulla schiena di lei, a: momenti d’alta scuola.
La cosa "divertente" e che, continuando nella mia ricerca (volevo concedere almeno una prova d’appello), ho scovato un'esibizione negli USA, in cui ballano sulla stessa musica con la medesima coreografia, e nei minimi particolari. Non si scappa!
Cambia solo il contesto, non c'è più il teatro, c'è invece una sala ricolma di tangueros, e, vi dico, se solo questi si fossero messi a protestare pentolacce in mano, il video sarebbe stato preciso a quello precedente!!!
Mi chiedo: com'è si fa ad essere talmente uguali a se stessi da esibirsi nello stesso identico modo in due occasioni differenti, in momenti lontani tra loro, in contesti tanto distinti?
Ok. Lo so. Trattasi di mera esibizione, non certo di didattica.
Ma il tango, non aveva nell'improvvisazione uno dei suoi ingredienti vitali?
Poi magari saranno pure dei maestri bravissimi, chissà.
Ed è anche vero che la mia opinione conta molto poco, vista la mia relativa “gioventù” tanguera.
La (mia) verità è però che ho visto coppie, sia dal vivo che in rete, molto più abbracciate (il loro abbraccio meriterebbe poi un commento a parte) molto più spontanee (anche in esibizione), morbide, coese, molto più dentro la musica. Molto più l’una dentro l’altro, e viceversa.
Un caro saluto. Gabriele.

OtroTango ha detto...

Gabriiiii fermaaaaaa. Ho conosciuto Luis e Claudia circa 9 anni fa. Avevano appena finisto di girare l'ultima tournée mondiale con Forever Tango.
Il loro amore per il tango è immenso, così come a loro bravura. Il fatto che ripetano le coreografie sempre uguali a sè stesse è proprio perchè sono coreografie e sono bravi proprio perchè il rispetto dei tempi, dei fronti" di scena ecc ecc sono uguai ogni qualvolta ripetono il brano. Il video che hai visto a me invece ha fatto venire i brividi perchè li conosco e so la loro sofferenza per le ferite della loro città. Questo pezzo è stato montat appositamente, non è un'improvvisazione, sono due cose diverse.
Quando ci vediamo che è da un sacco che non ti vedo più??? non è che per caso hai un nblog anche tu che vengo a sbirciare? Ciauuuuu

Anonimo ha detto...

Non mi piace il tango pre-coreografato, non mi piace che una coppia proponga lo stesso identico tango in anche solo due circostanze differenti, non mi piace come lui cammina, non mi piace come lui le batte la spalla, non mi piace il loro abbraccio, non mi piace come interpretano la musica.
Scusa Adri, ma sono gusti.
Baci e a presto.
gab